Scheggia di Luna, gessoresina, 37×20, 1998

Escrizioni, 54×68, gesso Frammento quadrato, gesso, 30×30,1998 Impronta 1, gesso, 48×145, 1998 RITRATTO DI DUBUFFET, bronzo, 33×19, 1998 STELE DI APICE, ferro e lamiere, h. 310,1998_

….Non credo di mancare il bersaglio definendo quest’opera di Mancini come un menhir postmoderno. Essa infatti si erge solitaria, gigantesca e incombente. Ed è perfino vagamente (ma del tutto casualmente) antropomorfa. L’opera – sarà oramai chiaro – è appunto lo sviluppo di una scheggia di obice, una gigantografia assolutamente fuori

Alla manifestazione presente anche Achille Bonito Oliva Oltre all’impegno per il recupero dei beni artistici e architettonici guardiesi, c’è però da sottolineare che il professore Giovanni Mancini e la sua gentile consorte Caterina Tarantino, entrambi cultori dell’arte e della cultura in senso lato, sono stati ospiti alla XVII edizione delle

“Pontelandolfo oltre a possedere un notevolissimo patrimonio naturalistico, ha un ricchissimo patrimonio culturale e artistico. Questa ricchezza deriva proprio dalla sensibilità di alcune persone che, raccogliendo il desiderio comune, stanno portando alla luce tappe storiche significative del nostro passato. L’ ultimo collegamento con la storia ci viene dalla realizzazione di