La comunità tiene vivo il ricordo dell’artista Giovanni Mancini

“Qualche giorno fa, un male incurabile ha stroncato, prematuramente, la vita di Giovanni Mancini, lo scultore che Pontelandolfo ricorda con grande affetto. L’artista guardiese, già in quell’epoca docente di tecniche della scultura dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, il 26 ottobre 1997 consegnò alla comunità sannita un opera maestosa, un monumento in onore dei Sanniti Pentri. La scultura, delle dimensioni di circa 10,00 metri di altezza escluso il basamento, rappresenta una monolitica scheggia di bomba aerea in bronzo, simbolo di guerra, testimonianza di molteplici battaglie, pericoli e distruzioni, ubicata lungo la SS. 87 Fondo Valle Tammaro, pressappoco a confine dell’antica terra del Sannio Pentro con quelle degli Irpini e dei Caudini. Una monolitica scheggia di bomba aerea, dunque, l’ultima micidiale arma subita dal nostro territorio e dalle nostre popolazioni nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, anch’essa incapace, al pari dello strapotere di Roma Imperiale, di cancellare l’uomo sannita.

Perché una scheggia?In quel tempo, lo scultore Giovanni Mancini precisò: “E’ vero. Essa è simbolo di guerra. Di distruzione. Di morte. Pur tuttavia essa è foriera di un futuro che ora viviamo. Recuperata con una tecnica di tipo archeologico, viene posta quale testimonianza, come simboli, di tanti pericoli e disastri. La scultura peraltro, vale a dire l’oggetto d’arte, per essere tale, deve avere una funzione pedagogica per l’inesauribile fonte di insegnamento per l’uomo. Il Sannio con le sue genti ha avuto il coraggio, la instancabile volontà di libertà, la capacità di resistenza, e la mai vinta indipendenza”.

Giovanni Mancini realizzò la scheggia, dunque, a significazione di tutta la storia della gens sannita, che osò mettere in ginocchio i giganti romani: dalle Forche Caudine alle truppe tedesche naziste. Un “continuum” storico senza interruzione alcuna.

Pontelandolfo rende omaggio all’insigne sannita Giovanni Mancini, che la maestosa stele monumentale eretta alla località Pianelle ne custodirà l’eterno ricordo”.

Palladino G.
IL SANNIO QUOTIDIANO, pag. 14 Sabato 9 Gennaio 2016